La fabbricazione di materiali di qualunque natura essi siano richiede una certa dose di attenzione. Affinché un prodotto possa essere utilizzato nel pieno della sicurezza e della tranquillità, infatti, è di vitale importanza assicurarsi che superi prima una serie di controlli che hanno come scopo principale quello di saggiarne l’effettivo funzionamento.
A tal proposito, dunque, è importante introdurre il concetto di controlli non distruttivi ai materiali e della loro effettiva utilità nel campo delle produzioni industriali.

Controlli non distruttivi: cosa sono e a cosa servono

I controlli non distruttivi sono a tutti gli effetti dei veri e propri controlli di qualità che vengono effettuati durante e dopo i processi produttivi dei materiali. Grazie a questi particolari controlli, infatti, è possibile individuare praticamente subito eventuali lesioni o malformazioni dei materiali prodotti, evitando così che vengano immessi sul mercato pezzi difettosi o con delle malformazioni che potrebbero portare a dei danneggiamenti a lungo termine.
I controlli non distruttivi sono assolutamente non invasivi, non alterano il regolare funzionamento dei materiali e non ne cambiano la geometria originaria di progettazione.
Grazie al fondamentale supporto fornito dalla tecnologia negli ultimi tempi, oggi è possibile fare affidamento a diversi strumenti che hanno come scopo principale quello di aiutare quanto più possibile gli operatori coinvolti in questo genere di mansioni.
E’ possibile, all’occorrenza, individuarne di diversi tipi e modi.

Quali sono i controlli non distruttivi?

I controlli non distruttivi possono essere di vario tipo, come ad esempio i controlli radiografici tradizionali.
Affinché si possa comprendere nel migliore dei modi l’importanza vitale che ricoprono queste modalità di controllo, può essere utile analizzare più da vicino la questione.

I controlli radiografici tradizionali seguono sostanzialmente lo stesso funzionamento dei controlli radiografici utilizzati in campo medico; dietro l’oggetto viene posta una lastra radiografica verso la quale si andrà a proiettare un fascio di radiazioni. Una volta sviluppata la radiografia, si potranno evidenziare facilmente eventuali lesioni, malformazioni, fessure o diverse densità di materiale; tutti questi elementi, sommati insieme, possono fare in modo che il pezzo in questione subisca un danneggiamento definitivo, a tal punto da renderlo inutilizzabile.

Tuttavia, è comunque importante tenere a mente che in presenza di materiali con spessori d’acciaio elevati o in caso di forme geometriche particolari, il risultato finale potrebbe essere compromesso.

Oltre questo fattore di particolare importanza, è bene ricordare che possono esserci altri rischi di natura radioprotezionistica, motivo per il quale non sempre è consigliabile utilizzare questa modalità di ispezione.

I trattamenti termici: un’interessante alternativa

Oltre ai controlli non distruttivi, ci sono anche i trattamenti termici che rappresentano una valida alternativa a questo tipo di ispezione di fondamentale importanza.

Questi possono avvenire sia attraverso delle resistenze elettriche (si tratta di trattamenti termici localizzati), sia attraverso dei forni che raggiungono temperature elevate (anche 1.200°) per identificare facilmente eventuali malformazioni ai materiali.

L’azienda Centrotest.com è in grado di garantire delle ispezioni ai materiali avvalendosi di un’elevata professionalità nei trattamenti termici e di una consolidata esperienza nel settore, configurandosi quindi come un vero e proprio punto di riferimento per i clienti che desiderano saggiare l’effettiva integrità di tutti quei pezzi destinati al mercato.