L’Italia è uno Stato di Diritto; e in quanto tale ci salvaguarda, ci assicura libertà e diritti garantendoci sicurezza e stato sociale. Ma anche in uno stato di diritto può capitare che qualcosa vada storto e qualche individuo abbia dei problemi con legge, nessuno è impeccabile.

Ma se questo individuo avesse intenzione di adottare un bambino, oppure volesse far valere le sue ragioni in una disputa nel luogo di lavoro, o cosa possibile, volesse ottenere un risarcimento per un errore giudiziario; quali strumenti avrebbero gli organi competenti in materia per valutare il soggetto interessato?

Sicuramente uno dei più efficaci messi a disposizione dagli uffici delle Procure Italiane è il certificato dei carichi pendenti (un certificato che permette di conoscere eventuali procedimenti penali in corso a carico di un soggetto e relativi capi d’accusa) che può essere chiesto online da siti specializzati in queste pratiche, nelle sedi dei Tribunali e nelle sedi delle Agenzie delle Entrate.

Ma cos’è un carico pendete?

Avere un carico pendente significa avere dei procedimenti penali a proprio carico; ovvero, essere un imputato; è da specificare però, che avere un carico pendente “sul groppone” non porta automaticamente a una condanna. Significa che gli organi inquirenti stanno facendo delle indagini su un individuo che può essere sia assolto che condannato.

Chi può chiedere un carico pendente?

Tutti i liberi cittadini, la pubblica amministrazioni, i gestori dei beni pubblici, enti e associazioni private, ai sensi dell’art. 116 c.p.p., possono chiedere al Tribunale della loro zona di residenza, all’agenzia delle Entrata oppure online il certificato per vedere se ci sono procedimenti penali in corso verso un individuo.

Come richiedere il modulo presso gli uffici pubblici?

Innanzitutto bisogna capire il tipo di certificato che si desidera avere; se quello rilasciato dai Tribunali o quello lasciato dall’Agenzia delle Entrate. Una volta fatto ciò bisogna prenotare il certificato online e con il numero di prenotazione recarsi all’ufficio di competenza per ritirare il modulo.

Per ritirare il certificato bisogna recarsi allo sportello con il modulo di prenotazione oppure il numero di prenotazione, un documento valido (in caso di delega anche la copia di un documento del delegante) e la ricevuta dei pagamenti dei bolli (che si aggirano attorno ai 28 euro), a meno che non si sia esenti. La richiesta dei moduli presso gli uffici pubblici può essere più o meno celere dipende dall’ufficio a cui ci si è rivolti.

Come richiedere il modulo online?

Se si vogliono evitare code e liste d’attesa una valida soluzione può essere quella di richiedere il modulo dei carichi pendenti a dei siti specializzati nel fornire questo genere di documenti. Il certificato ha una validità di 6 mesi dalla data di rilascio e il tempo di attesa standard per il rilascio è di 30 giorni.

Per ottenerlo basterà scegliere il sito che più ci convince. Televisure è un ottimo sito dove si possono richiedere visure e documenti; sia in Italia che all’estero compilare con facilità e in velocità i moduli richiesti e procedere al pagamento (ogni sito applica le sue tariffe; che, considerando il tempo risparmiato e la velocità del servizio, sono sempre vantaggiose).